martedì 6 agosto 2013

I PUFFI 2 / THE SMURFS 2 la RECENSIONE di Francesco (Horror geek), nei cinema italiani dal 19 Settembre

In anteprima, ecco la recensione del nostro 'Horror Geek' Francesco, che da Berlino ci racconta il nuovo film animato della Sony Pictures Animation, 'I Puffi 2 - The Smurfs 2' . Uscito in America (31 luglio) e in altri 43 paesi del Mondo ha già incassato nel suo primo week-end di sfruttamento $82.1 milioni ($29.6 milioni dagli Usa in 6 giorni, ndr.), il pubblico italiano dovrà aspettare fino al 19 Settembre (il primo film ottenne un grandissimo successo di pubblico nel nostro paese con 11.4 milioni di euro e 1,5 milioni di biglietti staccati nel 2011) per un po' di puffosità sul grande schermo.
 
I Puffi 2 / The Smurfs 2
Premetto che da buon figlio geek degli anni 80 io sono un mega super fan dei nanetti blu, i puffi. Potrei citarvi ogni fiaba o avventura fatta da grande puffo e i 100 del villaggio avvenuta durante la serie cartoon andata in onda. Soprattutto la secondo puntata, quella speciale perché parla della creazione dell’unica (fino ad oggi) puffetta. Il secondo film sui puffi parte proprio da quella che sono le conseguenze di quella creazione. Dell’appartenenza e della provenienza. Del colore e della famiglia.
La trama è strutturata come un calco sul primo film. Non è tontolone che non si sente accettato ma, in questo caso, è Puffetta che fraintende i puffi il giorno del suo compleanno, giorno in cui anni prima il cattivo mago Gargamella la trasformò in una Puffetta mora e sbiadita e soprattutto monella, che poi grande puffo vedendo l’amore in lei la mutò in quella che ora è la biondina “real Blue”.
Nello stesso arco di tempo Gargamella rimasto negli stati uniti è diventato un grande mago, avendo ancora la pozione presa dai capelli di Puffetta nel primo film.
Già pronto con un nuovo piano, il vecchio Garghy e la mitica o dovrei dire, mitico Birba hanno ricreato due nuovi puffi anch’essi senza colore e “monelli” come un tempo fu la sua prima creazione. Tutto questo attirerà Puffetta a Parigi tra crisi di appartenenza e cambi di look, dove i puffi dal villaggio la seguiranno riunendosi a tutto il cast del primo film. Tutto questo per portare al centro del film il suo vero significato “..non importa da dove vieni ma l’importante è a dove ti senti di appartenere”… e cioè la famiglia è dove senti che la famiglia è. Bella Parabola che investe non solo i Puffi ma anche gli umani. Anche Brontolone cerca di cambiare e diventare “Puffo Positività” ma niente, la natura vince su tutto… Sei e sempre sarai quel che sei in fondo al cuore!
Il film è un buon prodotto per tutti, bimbi e adulti oppure come me nostalgici della spensieratezza degli ometti blu che faceva della vita nel bosco un mondo pieno di leggende … e soprattutto un buon monito per ricordare che 100 puffi maschi e una Puffetta femmina vivevano felici come una famiglia.
Certo è che a chi il primo film non è piaciuto questo potrebbe non piacere mentre a coloro che con il primo film si sono divertiti con questo avranno ancora più spasso, più birba, più puffi e soprattutto più Gargamella vero e indiscusso protagonista del film. Anche puffo gay vanitoso non è comunque spassoso come lo è il vecchio Garghi.
Aspettando un capitolo terzo, quasi certo e a giudicare dal finale ambientato a puflandia, non ci rimane che aspettarlo cantando … La la larallala…
Francesco Falciani
 


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